
Il percorso fonda la sua pratica nell’attivazione della base organica del sistema di fonazione e aurale integrato alla corporeità ed al movimento. Attraverso la messa in gioco della vocalità organica osserviamo e facciamo emergere i tratti significativi di canti di tradizione orale del vecchio mondo contadino, dove il timbro della voce è un elemento estetico imprescindibile. Le cellule melodiche significative potranno prendere la forma di glissati, trilli, staccati, sospiri, caratterizzando la dinamica musicale. Entrare nell’ottica di valorizzare l’organismo come sistema creativo e di conoscenza richiede rigore, attenzione, concentrazione.
In questo percorso e approccio si integrano tecniche vocali-musicali contemporanee, provenienti dall’improvvisazione e dalla più recente funzionalità vocale. Il corpo-voce e la qualità della presenza è la cornice che ci consentirà di esplorare e attingere dalla organicità. Cosa possiamo fare con questo? Definire la sincronicità musicale nel canto e nel gesto corporeo. Intonare attingendo alla memoria del suono ed alla risonanza. Accordarsi e riconoscere gli intervalli ad orecchio. Memorizzare melodie e testi. Riconoscere un legame acustico con il luogo in cui si canta.
Si lavorerà maggiormente su canti a stisa, a distesa, all’aria, alla longa, lontananze, ovvero quei canti nati per esecuzioni all’aperto. Questi canti creano lo spazio. Richiedono una vocalità cosiddetta “a voca dritta” “a gola stretta”, un’azione del mantice che possiamo trovare nella esplorazione della voce naturale e nell’attivazione corporea totale. Il genere musicale di trasmissione orale del mondo contadino del passato ha delle caratteristiche estetiche che cercheremo di avvicinare ed ampliare. Caratteristiche che riguardano sia il disegno melodico e gli intervalli sia l’impegno timbrico.
Il Canto della tradizione agro-pastorale si è generato sotto spinte multidimensionali e in correlazione al contesto ambientale e comunitario. Spazi concreti con caratteristiche acustiche uniche sono tessute in trasparenza nelle strutture musicali. Le comunità del passato, esposte ai commerci via mare e alle transumanze, hanno visto confluire modi musicali mediterranei e orientali, tessendo insieme belati, lacrime, turbinii, cigolii, storie, vibrazioni emotive e sonore. Quello che ci arriva oggi, attraverso registrazioni o incontri, è una melodia, un brano musicale, eccezionale e/o talvolta “danneggiato”.
È necessario uno strumento adeguato per sviluppare intonazione, intensità, timbro per rendere questo genere musicale il più preciso possibile

Anna M. Civico cantante, performer, maestra di canto di tradizione orale e vocalità, musicoterapeuta, ricercatrice indipendente, autrice. Svolge attività artistica, terapeutica e di docenza.
Originaria di Catanzaro.
Si è formata al canto e movimento integrato in contesto teatrale con: Jairo Cuesta, James Slowiak e Maud Robart. Ha conseguito il diploma di Musicoterapia alla Scuola quadriennale del CEP Cittadella Assisi. Si è formata come operatrice antiviolenza in Umbria. Vive tra Umbria, Venezia e Kalabria. Ha maturato, tra il 2020 e il 2022, la necessità di approfondire una ulteriore formazione come Assistente Spirituale in Cure Palliative presso Associazione TuttoèVita ETS a Prato, uno studio che intreccia trasversalmente i suoi interessi per il canto rituale nel lutto.
La voce, il canto, il movimento e la presenza sono i veicoli per i suoi lavori artistici e di incontro con le persone in comunità di canto temporanee (Delia Dattilo) e diffuse (Anna M. Civico).
Ha collaborato in Umbria come artista e come musicoterapeuta con varie associazioni culturali e sociali come Cantiere d’Arti, Terni Donne, CAOS Centro Arti Opificio Siri, Cooperativa Sociale CIPSS di Narni, Associazione Alzheimer Orvieto. Cofondatrice-attivista della Casa delle Donne di Terni dal 2008, dove ha
diretto il Coro Vocinsieme con Lisa Maroni fino a febbraio 2020.
Collabora con il CTR Centro Teatrale Ricerca della Giudecca VE. Collabora con Ex_Convento residenza artistica di Belmonte Calabro. Musica d’improvvisazione con Seijiro Murayama, Pascal Battus, Thierry Madiot.
Dirige il progetto Cantare nel paesaggio e Cantare nei luoghi è fare radici, realizzato in varie location in ambiente naturale tra Abruzzo e Kalabria.
Ha collaborato con U Stegg! Stage di musica dell’Aspromonte meridionale e con Felici&Conflenti festa di Comunità di Conflenti (CZ).
Collaborazioni artistiche: Vismusicae Il Parco Sonoro dei Due Mari, direzione artistica di Paolo Scarnecchia, Villaggio Mancuso, CZ ; festival Story Telling di Malta a La Valletta direzione artistica di George Mifsud-Chircop; Ange! Qui si je cries Tempo Cantabile compagnia di danza diretta da Ghislaine Avan, Parigi. Partecipa al festival Entrerritmos a Larache Marocco. Ha collaborato con il direttore artistico Giorgio De Finis realizzando “Seguire amodale” per Face to Face Ex Carcere di Montefiascone e “Nuvole di voce” per il Macro Asilo, Roma. Partecipa alla 27ma edizione di Stazione di Topolò UD. Prende parte al progetto di teatro multimediale Luachi, viaggio intorno ai canti polivocali calabresi per Ex_Convento di Belmonte Calabro e Dracma Teatro di Polistena. Partecipa come relatrice al convegno nazionale “Echos. Le dimensioni dell’ascolto direzione” Delia Dattilo, Rende (CS), al convegno internazionale come relatrice insieme a Delia Dattilo “From desperation to hope: the meanings and the effect of group singing”, Tartu
(Estonia). Ha prodotto con Marta Paccara, sound designer e musicista, la performance Chthonia corridoi ecologici per sensazioni disperse, con il sostegno di Verdecoprente residenze artistiche e Oasi di Alviano (TR). Prende parte al KEF Kalabria Eco Festival un contest di scambio e incontri su tematiche ambientali,
culturali, economiche e sociali, Bosco Gigliara Polia in Kalabria. Con Amedeo Fera producono M. L. L. un progetto per voce-lira e poesia pasoliniana, tra i concerti risalta quello realizzato alla Cattolica di Stilo in collaborazione con Associazione Trekking dello Stilaro e la Direzione Musei Regionali della Calabria.
Fonda il rrosa trio con il concerto “A stisa Blues” canti e sentimento nella musica di tradizione orale calabrese, con Elena D’Ascenzo e Ambra Battistelli.
Il concetto da cui partono le proprie ricerche su tecniche per il corpo-voce e il canto, tra musica di tradizione orale, sperimentazione, improvvisazione e maieutica della voce, sono condensate in
Voce specifica: https://sites.google.com/view/vocespecifica/home-page
Corsi stabili: https://www.ctrteatro.it/corso/canto-arcaico-del-mediterraneo/
Durata: 9 incontri dalle 15 alle 19,30. 13 ottobre – 17 novembre – 8 dicembre – 12 gennaio – 9 febbraio – 15 marzo – 19 aprile – 18 e 19 maggio (intensivo con restituzione finale aperta).
Monte ore: 43 ore
Costi: il costo per ogni singolo incontro è pari a 65 euro.
Le mensilità dovranno essere versate in tre rate:
- Prima rata > 200 euro (comprensiva della quota associativa a Canto rovesciato APS pari a 5€) deve essere versata entro il 10 ottobre 2023
- Seconda rata > 195 euro deve essere versata entro il 10 dicembre 2023
- Terza rata > 195 euro deve essere versata entro il 10 febbraio 2023
In caso di assenza a un incontro verrà rimborsato il 30% della quota del singolo incontro (sconto applicabile a non più di un incontro).
I dettagli di pagamento saranno inviati a iscrizione avvenuta
Info e prenotazioni: info@cantorovesciato.it | Camilla 333 4014171 (anche Whatsapp)
Dove: ex convento di San Francesco – Piazza San Francesco, 1 San Miniato (PI) Possibilità di vitto e alloggio in loco.